pubblicato il 09 01 2017 in DALLE ASSOCIAZIONI
La soddisfazione del Prof. Guglielmo Tino dell'Università di Firenze e dell'Itistuto Nazionale di Fisica Nucleare per la scelta della sede.
Dall'8 al 12 aprile 2019 sbarca al Palacongressi e Palaffari la 13° Conferenza ECAMP (European Conference on Atoms, Molecules and Photons) che porterà in città oltre 700 delegati da tutta Europa.
“Siamo riusciti a strappare il congresso ad altre prestigiose sedi europee – spiega il Prof. Guglielmo Tino dell’Università di Firenze e dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare - e vincente è stata non solo la scelta di una delle città d’arte più belle, culla del Rinascimento e delle arti, ma anche la presenza di un ateneo, quello fiorentino, con punte di eccellenza come il LENS (Laboratorio Europeo di Spettroscopia non Lineare), confrontabili con quelle dei più avanzati paesi del mondo nelle ricerche in questo settore”. Il risultato è frutto di un lavoro di partnership fra il Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università, l’OIC e Firenze Fiera che hanno sostenuto i plus della sede avanzata in fase di candidatura nel settembre scorso a Francoforte.
Non sarà un caso che il congresso si tenga proprio a Firenze dove nel 1775, per volontà del granduca Pietro Leopoldo di Lorena, nacque il Museo della Specola in via Romana, il primo della storia fra quelli di carattere scientifico aperto al pubblico dove furano raccolti per volere del fisico Felice Fontana non solo reperti naturalistici ma anche strumenti scientifici provenienti dalle collezioni scientifiche, alcuni dei quali appartenuti proprio a Galileo.
“Nonostante la scarsità di finanziamenti statali per la ricerca, riusciamo ad attrarre finanziamenti da parte della Commissione Europea – prosegue il Prof. Tino, chair del board del congresso - e saremo tra gli attori principali del Progetto Bandiera Europeo "Quantum Technologies" che partirà proprio nel 2018/2019 con un investimento di 1 miliardo di euro”. L'obiettivo è quello di arrivare allo sviluppo entro 5 anni di orologi e sensori atomici molto più precisi di quelli attuali; entro 10 anni di creare una rete internet quantistica che colleghi le principali città europee e realizzare carte di credito ultrasicure basate sulla crittografia quantistica. Ma forse il progetto più ambizioso di tutti è costruire entro 10 anni un computer quantistico in grado di elaborare rapidamente calcoli che a un supercomputer richiederebbero un tempo pari a quello dell'età dell'universo. Tutto questo con sistemi quantistici i cui elementi essenziali sono appunto atomi, molecole e fotoni.
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