Il cinema per la promozione delle location italiane all'estero

pubblicato il 18 11 2013

Le attività promozionali delle film commission aiutano e anticipano gli sforzi di internazionalizzazione delle nostre event agency e dei nostri convention bureau.

Intervenendo a Milano, lo scorso aprile, al seminario sul turismo congressuale nell’ambito del World Communication Forum,Giampaolo Letta, presidente del Comitato industria creativa, cultura e turismo di Unindustria-Confindustria, così ebbe a esprimersi: «Il cinema ci offre esempi di promozione straordinaria. Pensiamo a quello che hanno significato per l’immagine dell’Italia film come Vacanze romane o La dolce vita. Oppure, in tempi più recenti, pensiamo alla Passione di Cristo di Mel Gibson, che ha attratto moltissimi turisti a Matera, o il film Benvenuti al Sud, che sta portando decine di migliaia di persone a Santa Maria di Castellabate, a sud di Salerno.

«Però c’è un forte limite: la nostra industria dell’audiovisivo è rivolta molto al mercato interno e poco all’internazionale. Ci sono per fortuna esempi di esportazione del nostro cinema: Educazione siberiana di Salvatores, girato all’estero, ha consentito di esportare la creatività italiana; l’ultimo film di Paolo Sorrentino, La grande bellezza, fa risaltare in tutta la sua magnificenza la città di Roma. Ma sono eccezioni.

«Un ruolo importante lo hanno svolto, a livello locale, le “film commission” regionali e comunali. A livello nazionale apprezziamo il sistema di incentivazione fiscale, che ha consentito di attrarre numerose produzioni dall’estero, veicolando egregiamente la nostra immagine oltrefrontiera. In questo siamo stati agevolati sia dalla flessibilità del lavoro nel nostro settore, punto a favore molto importante, sia dal livello dei nostri professionisti, che sono veramente tra i migliori al mondo. Subiamo purtroppo, di contro, il pregiudizio che nel nostro paese non funzioni nulla, per cui è sempre più difficile attrarre partner stranieri che vengono qui, i quali però, se vengono, si ricredono: Woody Allen ci dice che ha trovato una passione e una professionalità straordinaria in Italia. Ecco, dovremmo saper vendere meglio tutto ciò».

Effettivamente, come sostiene il Direttore generale dell’Apt di Venezia Tullio Galfré, «il canale del cinema rappresenta a detta degli esperti del settore turistico la top option tra gli strumenti di promozione e marketing territoriale, l’investimento più caro ma con più alta resa, e da tempo le destinazioni più importanti si attrezzano (vedi la diffusione delle film commission in Italia) per proporsi come location per produzioni cinematografiche e televisive».

Le “film commission” sono autorità amministrative indipendenti preposte all’attrazione di produzioni cinematografiche e audiovisive in un determinato territorio da parte degli enti locali o regionali. Generalmente offrono alle produzioni una serie di incentivi in caso di accordi rispettati circa la lavorazione sul luogo prestabilito, ma in alcuni casi assumono un ruolo di rilievo nelle capacità occupazionali e di internazionalizzazione delle imprese, divenendo veri e propri agenti dello sviluppo locale.

Abbiamo selezionato due di queste film commission e abbiamo cercato di approfondire, grazie alla loro gentilissima disponibilità, come i due settori – cinema e incoming Mice – potrebbero collaborare, e soprattutto come la meeting industry possa trarre beneficio dalla notorietà dei set.

Lombardia film commission

Nella storia recente del cinema lombardo (dagli anni Novanta a oggi) sono numerose le pellicole che hanno contribuito ad accrescere o a creare la notorietà turistica dei luoghi. «C’è Un eroe borghese di Michele Placido (1995)», risponde il direttore Alberto Contri, «Io sono l'amore di Luca Guadagnino (2009), la prima e seconda serie televisiva Una Grande Famigliadi Riccardo Milani (2012 e 2013); sul piano mondiale possiamo citare The International di Tom Tykwer (2009), The Other man di Richard Eyre (2008), due film della serie di James Bond (Quantum of Solace del 2009 e Casino Royaledel 2006), più una decina di film indiani tra il 2012 e il 2013. A questi si aggiungono numerosi classici che, a partire dagli anni Cinquanta hanno segnato l’immagine di molte località nella percezione del grande pubblico: Cronaca di un amore di Michelangelo Antonioni (1950), Miracolo a Milano (1951) e il giardino dei Finzi Contini (1970), entrambi di Vittorio De Sica,Rocco e i suoi fratelli di Luchino Visconti (1960), la serie noir/poliziesca Milano Calibro 9 di Fernando Di Leo (1972), L'albero degli zoccoli di Ermanno Olmi (1978), Ratataplan di Maurizio Nichetti (1979) e numerose produzioni con Renato Pozzetto, quali Il ragazzo di campagnaUn povero riccoLui è peggio di meÈ arrivato mio fratello».

La film commission promuove le location principalmente attraverso il suo portale e le pagine pubblicitarie su riviste di settore rivolte al mondo della produzione cinematografica e televisiva, ma è anche attiva nella scelta delle location. «A volte ci vengono proposte dai nostri partner, altre volte le scegliamo noi. Sulla base dell’esperienza cerchiamo di individuare le location che possono risultare interessanti, bilanciando le ambientazioni storiche, quelle moderne e quelle industriali. Inoltre, con i partner istituzionali (i comuni, gli enti ecc) si fa un lavoro congiunto di scelta e di conseguente proposta ai produttori».

Per quanto riguarda Milano, vanno per la maggiore il Duomo e il centro storico, ma anche i nuovi palazzi della Regione e Piazza Gae Aulenti. «Per la regione», continua Contri, «sono molto richiesti i laghi e – da quando abbiamo cominciato a promuoverli – luoghi meno o poco conosciuti come la Piazza di Vigevano e la Valtellina. Sono sempre richiesti capannoni e spazi dismessi (come le ex grandi fabbriche, caratteristiche della Lombardia)» (qui accanto e in alto, due foto da un set cinese a Milano, ndr).

Ovvio che per le esigenze di un evento aziendale un incontro virtuoso tra il mondo del cinema e quello del Mice, per lo meno in Lombardia, è rappresentato dal lago di Como, scelto come dimora estiva da George Clooney, viste anche le capacità ricettive della zona. Ma, come si vede, i luoghi di richiamo e la capacità promozionale non mancano.

Italian Riviera-Alpi del Mare film commission

La Provincia di Savona è stata ambientazione, nei tempi recenti, di due pellicole di grande richiamo: The Bourne Identity e Inkheart. «Promuoviamo le nostre location ai principali Festival del Cinema e delle TV internazionali (Cannes, Berlino, Los Angeles, Mumbai)», afferma il direttore di Italian Riviera-Alpi del Mare film commission Alessandra Bergero. «E anche noi possiamo essere parte attiva nella scelta delle medesime, offrendo photo library su specifica richiesta delle compagnie di produzione audiovisive (uso gratuito ma riservato a professionisti). Selezioniamo in base a bellezza, unicità e facilità di accesso».

Nell’area vanno per la maggiore le ville sul mare, i paesaggi, i borghi medievali non restaurati e le strade costiere – a conferma che qualsiasi luogo può diventare mito del cinema. Peraltro «i film da noi seguiti», considera, Alessandra Bergero, «sono stati girati o all’aperto o in situazioni non adatte alle attività congressuali, come per esempio paesi abbandonati. In termini di cittadine che hanno ospitato film e star famose, come per esempio quelle di Inkheart (Helen Mirren, Brendan Fraser, Paul Bettany e così via  nella foto un key visual del set,ndr) possiamo citare Alassio, dove hanno alloggiato sia la troupe, composta da 400 persone, sia le star. Alcune scene del film sono state realizzate nella vecchia stazione in stile Decò di Alassio, nella piazzetta di Laigueglia e nei vicoli del centro storico di Albenga».

Il parere del Mice: Welcome 2Venice Convention Bureau

Numerose le considerazioni che ci ha offerto un tecnico del nostro settore, il già citato Tullio Galfré (nella foto), che è anche executive officer di Welcome2Venice Convention Bureau. «Venezia, come d’altra parte Roma, più che “luogo per il cinema” è “luogo del cinema”: non soltanto perché Venezia fa parte della storia del cinema per la Mostra d’Arte Cinematografica, primo festival del cinema nella storia mondiale, ma anche perché è la “scena Venezia” che rende suggestione, fascino e successo a una produzione, e gli esempi sono infiniti, anche di grandi produzioni internazionali, da The Tourist al Mercante di Venezia a C’era una volta in America, ecc. Viceversa, le località minori anche del Veneto hanno colto e beneficiato dell’essere location per produzioni, per lo più nazionali: per restare nel veneziano, il film Dieci inverni di Valerio Mieli (2009) ha fatto conoscere angoli dimenticati della laguna veneta; come pure la pellicola Io sono Li di Andrea Segre (2012) ha presentato una Chioggia struggente e viva».

E nella storia meno recente? «Anche nei decenni precedenti Venezia e il Veneto hanno ospitato e ispirato importanti produzioni, nazionali ed internazionali, di alto contenuto artistico e anche di cassetta, comunque premiate al box-office. Oltre a Venezia, mete come Verona e le Dolomiti sono state raggiunte anche dalle troupe, come pure sedi e dimore storiche sono state la cornice per set cinematografici: per fare due esempi radicalmente diversi per periodo storico e genere cinematografico, pensiamo alla scena al teatro alla Fenice di Senso di Luchino Visconti oppure ai cinepanettoni per il pubblico di cassetta come le serie di Vacanze di Natale a Cortina. Un film mi preme specificamente citare, in quanto rappresenta uno dei momenti più alti e caratteristici della commedia all’italiana, attraverso un affresco insuperabile e insuperato della provincia veneta, delle sue ricchezze e delle sue contraddizioni: Signore e signori di Pietro Germi (1965).

«Nel contesto di Venezia gli operatori che si occupano di dare assistenza e supporto alle produzioni (Veneto e Venezia Film Commission, Apt Provinciale, Venezia Marketing…) vengono contattati direttamente dalle case di produzione. Si attivano poi inspection in loco, per individuare le scelte migliori per riprese e pose, e la logistica. Luoghi e siti famosi e conosciuti come Venezia, e anche tante parti del Veneto, non necessitano di sponsorizzazione diretta, in quanto la scelta delle produzioni è già per lo più predefinita. Si tratta, semmai, di indirizzarla alla migliore fruizione e valorizzazione per il successo della pellicola, magari segnalando contesti particolari e suggestivi che la produzione inizialmente non aveva individuato. L’ampia gamma di opzioni, sia in termini di località e siti, sia di soluzioni sceniche ed atmosfera, diversifica molto le scelte di location, come molto diversificate sono le scelte artistiche che presiedono alla produzione. Se invece allarghiamo il campo di indagine anche a un settore vicino alla produzione cinematografica e televisiva, quello delle produzioni di promozione e pubblicità commerciale, allora rileviamo che le scelte di location, e anche di contestualizzazione dei set e delle riprese, si concentrano per lo più su situazioni già presenti nell’immaginario collettivo del target dei consumatori, come il Carnevale a Venezia o la movida delle spiagge del litorale veneto e gli eventi di grande richiamo (ad esempio Jesolo con Miss Italia o gli spettacoli dell’Arena di Verona)».

Quali celebri location cinematografiche potrebbero adattarsi in modo particolare alle esigenze di un evento aziendale (convention, incentive o team-building)? «Sicuramente i thriller, i noir, i film d’azione in genere. Pensiamo ad esempio aIndiana Jones, a Casinò Royale, allo stesso The Tourist: dove c’è suspence, tensione collettiva e sfida si può creare suggestione, spirito di emulazione e challenging, che insieme all’ambientazione in location affascinanti e mitiche come Venezia, danno a un evento aziendale grande spirito di appartenenza e voglia di partecipazione».

Conclusione

In questi anni, caratterizzati da un imponente sforzo di internazionalizzazione delle nostre imprese Mice, soprattutto da parte delle agenzie (che si stanno riqualificando come enti incoming) ma anche da parte degli alberghi indipendenti, sempre più attivi nel promuoversi presso i prospect stranieri, è importante essere consapevoli di un importante “alleato” nella promozione del nostro Paese, sempre attivo e su un raggio d’utenza assai più vasto di quello meramente corporate o associativo.

Trovate gli iperlink a tutte le film commission su http://it.wikipedia.org/wiki/Film_commission. Buon lavoro!

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