le-assicurazioni-per-eventi

pubblicato il 05 05 2012

Le professionalità e le fattispecie di rischio coinvolte in un evento sono numerosissime (catering, allestimenti, transfer ecc), e il responsabile ultimo verso il committente è sempre l’organizzatore. Come ci si può tutelare da questi rischi evitando al contempo la stipula di una polizza dai costi insostenibili?

Ne parla Marina Censori, di Assicapital group srl, agente generale di Milano Assicurazioni, che recentemente, nell’ambito di un seminario MPI Italia (Meeting Professionals International), attraverso l’illustrazione di alcuni casi (su catering, incentivi e location) ha spiegato l’applicazione della teoria del “sinistro” a possibili fattispecie ricorrenti nell’industria degli eventi. «La soluzione complessiva», afferma, «è quella di effettuare, prima di ogni evento, un’accurata analisi del rischio, a partire dallo scrutinio dei fornitori e delle polizze che questi risultano avere stipulato».

La copertura assicurativa

In primo luogo, va detto che molte problematiche sono prevenibili ab origine, nell'ambito della contrattualizzazione dei servizi successiva al sopralluogo iniziale. Dev'essere fissato nero su bianco, con precisione, tutto ciò di cui si ha bisogno. In generla, poi, il segreto sta nell'affidarsi a service e fornitori tutti coperti assicurativamente. Ciò costa di più all'organizzatore, ma gli dà la possibilità di rivalersi su di essi  in caso di sinistri di cui possa essere loro attribuita la responsabilità diretta.

«Rivolgersi a un fornitore privo di copertura assicurativa è estremamente rischioso»,avverte Marina Censori, «perché la mancanza di un’assicurazione potrebbe essere il segno di un assetto aziendale losco. Un supplier non assicurato potrebbe rivelarsi alla prova dei fatti un vero o falso nullatenente sul quale eventuali procedure legali monitorie (decreti ingiuntivi) non sortirebbero alcun effetto. E a dover pagare i danni, a quel punto, non resterebbe che l’organizzatore». Con conseguenze gravissime, talora letali, sulla sua attività.

 

La polizza-base

C’è anche un’altra soluzione. Ogni professionista in possesso dei requisiti di legge che lo abilitano alla vendita e all’organizzazione di pacchetti turistici deve stipulare una copertura assicurativa per la Responsabilità Civile Professionale, ma tale copertura – oltre a non essere accessibile agli organizzatori di eventi privi di licenza turistica – non è adeguata alle tipologie di rischio a cui ci si espone nel sempre più articolato e complesso svolgimento del lavoro. «Pertanto è consigliabile che tutti», conclude Marina Censori, «anche i professionisti privi di licenza turistica, si dotino di una polizza-base, e che la estendano, di caso in caso, alle fattispecie di rischio interessate dai singoli eventi».

Riassumendo, e tornando al principio della nostra analisi, la soluzione è quella di fare, prima di ogni evento, un'accurata scrematura dei fornitori assicurati da quelli che non lo sono, sottoscrivendo una polizza-base e verificandone l’opportunità di un’estensione ad hoc.

 

Vuoi maggiori informazioni?

Se questa news ti interessa e vuoi avere maggiori informazioni o essere contattato senza impegno,

RICHIEDI INFORMAZIONI

NEWSLETTER

Vuoi iscriverti alla newsletter di Eventi Aziendali? Ogni 15 giorni ti terremo aggiornato su quello che succede nel mondo degli eventi aziendali.

ISCRIVITI

DIVENTA INSERZIONISTA

Vuoi entrare in contatto con chi cerca una location?
Chiedi informazioni su come fare.

SCRIVICI






Invio in corso...

Attendi...






Si è verificato un errore.

Riprova ad inviare la richiesta oppure contattaci all'indirizzo redazione@eventiaziendali.it

Annulla e chiudi

Richiedi informazioni su le-assicurazioni-per-eventi

Lascia i tuoi contatti e riceverai le informazioni che richiedi.