pubblicato il 04 01 2012
Il calcio è sport diffuso in tutto il mondo, capace di interessare trasversalmente tutti gli strati sociali. Per questo, nella seconda metà del XX secolo, si è affermato come il miglior veicolo per le sponsorizzazioni sportive
Oggi, nel primo tratto di XXI secolo, si conferma come sport più diffuso a livello internazionale, con crescente interesse sui mercati più ricchi. Secondo stime Fifa (la federazione mondiale delle associazioni continentali di leghe calcistiche nazionali) è seguito in 193 Paesi (su un totale di 202) con un’audience superiore al miliardo di persone per i grandi eventi.
La Serie A italiana, con 160 Paesi collegati e 128 partite trasmesse in diretta, è il campionato nazionale più visto nel mondo. Ogni domenica, nel nostro Paese, si registrano 40 milioni di contatti televisivi, ai quali vanno aggiunti i dieci milioni di contatti settimanali provenienti da dirette (Sky e Mediaset Premium), Tv regionali e locali. In pratica, 25 milioni di italiani assistono ogni settimana alle partite di calcio in televisione. E non parliamo delle partite della Nazionale, che hanno un’audience media di 8,5 milioni (con punte inimmaginabili in caso di semifinali o finali di mondiali o europei: ancor oggi la semifinale con l’Argentina giocata a Napoli durante Italia 90, coi suoi 27 milioni di audience media, è il programma televisivo più seguito in Italia da quando esiste l’Auditel). Da ciò la potenza del nostro campionato quale veicolo di visibilità per le aziende.
È opinione diffusa che l’azione di sponsoring più efficace, tra le molte possibili, sia quella delle pubblicità a bordo campo in occasione di partite trasmesse in diretta. È una forma di comunicazione particolarmente efficace, perché induce nello spettatore l’automatica memorizzazione dei marchi. Per questo motivo è anche impiegata come complemento di campagne svolte su altri mezzi. La pubblicità a bordo campo è gestita tecnicamente in tre differenti modalità.
La scelta fra le tre opzioni avviene in base al tipo di partita, al tipo di stadio e alla sua ubicazione.
Parlare dell’investimento in termini numerici è difficile: il budget può variare molto in base al profilo della sponsorizzazione, alla location, al numero di campi coinvolti e alla visibilità degli eventi. C’è poi anche una questione di “pacchetto”, per cui lo sponsor istituzionale di una squadra di serie A che sfrutta queste opportunità di visibilità nel contesto di un accordo generale, inclusivo di altre piattaforme commerciali, si ritrova ovviamente più impegnato sotto il profilo economico rispetto a chi opta di volta in volta per una singola esposizione a bordo campo. In generale però possiamo affermare che le sponsorizzazioni in ambito sportivo sono caratterizzate da un rapporto costi/contatti altamente competitivo rispetto ad altre forme di pubblicità, e assicurano una visibilità amplissima grazie alla vasta eco mediatica che lo sport genera attraverso i principali mezzi di comunicazione, come la televisione, la stampa e il web.
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