Quello delle sponsorizzazioni è un campo molto vasto ed eterogeneo, caratterizzato da aspetti e realtà molto diversi tra loro, talvolta persino opposti. Quando ci si trova dinnanzi a un evento artistico e alle relative opportunità di sponsoring, la scelta se procedere o no all’investimento va fatta tenuto conto di tre fattori:
- La pubblicità: perché sempre questo, in primis, è una sponsorizzazione. Ovviamente la pubblicità ha le sue regole, i suoi luoghi e soprattutto i suoi tempi. Sponsorizzare un evento d’arte dà senz’altro la possibilità di farsi conoscere ed eventualmente apprezzare da un pubblico attento e selezionato, apprezzamento che, spesso, non si estingue con la fine dell’evento, proprio in forza del particolare legame che lega i mecenati agli utenti di questo particolare segmento di Mice, i quali tornano sempre negli stessi luoghi ad “abbeverarsi” di prodotti artistici e certamente serbano più di qualsiasi altro il ricordo di chi ha beneficiato questa o quella iniziativa.
- Il ritorno d’immagine: in qualsiasi settore e per qualsiasi evento lo sponsor cerca anche il ritorno d’immagine, è chiaro. Ma abbinarsi a un evento d’arte, di alto livello, sicuramente restituisce un’immagine di prestigio, e, nell’alveo degli eventi artistici, le mostre di pittura sono oggi ancora più di ieri l’evento culturale per eccellenza, simbolo di eleganza e mondanità.
- La produzione di valore: un evento artistico produce valore. Uno dei parametri fondamentali per definire le quotazioni di un artista è il numero e la qualità delle mostre che ha fatto. È ovvio quindi che la sponsorizzazione di una mostra incide sul valore delle opere. Tutte le aziende dovrebbero riflettere bene su questo punto, che è di straordinaria importanza: molti collezionisti internazionali vi hanno costruito il loro patrimonio. Tra le varie modalità di sponsorizzazione c’è quella di sostenere una mostra acquistando tutte o gran parte delle opere. Ci si può quindi fare pubblicità capitalizzando un bene che immediatamente aumenta di valore e che nel tempo continuerà a farlo.
Che cosa chiedere allo sponsee
L’azienda sponsor, a fronte di un corrispettivo che può oscillare dai 2mila ai 7-10mila euro e oltre, a seconda del rilievo dell’evento, dell’eventuale esclusiva e di numerosi altri fattori, ha il diritto di impegnare lo sponsee a (a titolo esemplificativo):
- organizzare una conferenza stampa e una manifestazione pubblica cui potrà partecipare un rappresentante della ditta con piena facoltà di illustrare le ragioni della sponsorizzazione;
- organizzare una cerimonia inaugurale di apertura, con riserva a un rappresentante della ditta delle facoltà di cui sopra;
- riservare, per tutta la durata della mostra, uno spazio, all’interno del palazzo sede della mostra, entro il quale, durante gli orari di apertura al pubblico, la ditta potrà esporre e reclamizzare i propri prodotti e servizi;
- diffondere, a mezzo stampa, la notizia della sponsorizzazione; a tal fine possono essere predisposte locandine riportanti il nome della ditta quale soggetto sponsorizzante;
- assicurare la pubblicazione e diffusione di un congruo numero di cataloghi della mostra: allo sponsor “maggiore” per entità del contributo, si assicurano posizioni preferenziali, quali la seconda e la quarta pagina di copertina, mentre agli altri sponsor vengono riservati altri spazi in relazione all’entità del contributo;
- diffondere, a propria cura e spese, un dvd o altro supporto multimediale contenente, in titoli di testa e di coda, il logo dello sponsor;
- garantire un certo numero di biglietti, cataloghi e dvd a titolo gratuito;
- consentire che la ditta possa direttamente pubblicizzare nelle forme d’uso il proprio intervento di sponsorizzazione.