pubblicato il 12 02 2013
Nuovo, Efficace, Sostenibile: queste le caratteristiche dell’accordo strategico operativo tra il Convention Bureau della Riviera di Rimini e il Convention Bureau di San Marino.
Un accordo nuovo perché mette in rete, con tutta la concretezza di un’attività coordinata e condivisa, il patrimonio di competenze, esperienze e relazioni nazionali e internazionali delle due realtà. Partendo dalla vicinanza geografica territoriale e da un’identica mission operativa, si è quindi arrivati alla definizione di una pratica comune basata su coordinamento, scambio informativo, offerta di candidature comuni. Una “sliding door” che consente di trasferire alla realtà partner, contatti per cui risulti strategico mantenere il potenziale cliente nello stesso ambito territoriale. Con il risultato di ottenere un alto livello d’integrazione tra San Marino, la provincia e la città di Rimini. Integrazione non solo economica e commerciale, ma anche culturale e sociale e tale da garantire positive ricadute su tutto il territorio.
Un accordo efficace perché consente ai due partner di svolgere comunemente attività di co-marketing per eventi e iniziative promozionali sul mercato internazionale, segnalazione reciproca dei contatti e mette in condizione di utilizzare pienamente le relazioni internazionali e istituzionali della Repubblica di San Marino nello sviluppo strategico delle attività. Un patrimonio di rapporti in grado di aprire nuove prospettive di sviluppo sia per il CBRR, sia per CVB SM. In questo campo sarà quindi di grande importanza il lavoro svolto dal corpo diplomatico e consolare sammarinese, il coinvolgimento delle segreterie di Stato, così come quello dei suoi enti governativi e delle federazioni sportive.
Mentre, CBRR mette a disposizione del partner la propria collaborazione con primarie agenzie internazionali di Marketing, l’affiliazione con ICCA e AIPC, fra le più importanti associazioni di riferimento del settore congressuale internazionale, nonché la professionalità maturata nel settore da quasi 20 anni, oltre che a strutture congressuali, ricettive e servizi, tagliati su esigenze e bisogni del nuovo mercato dei congressi e degli eventi internazionali.
Un accordo sostenibile perché privo di costi e della necessità d’investimenti economici. Parte dall’utilizzo compiuto e a pieno regime delle proprie strutture aziendali e manageriali e le mette nelle condizioni di utilizzare al meglio le proprie capacità, aprendo nuove prospettive di sviluppo e successo per le mission aziendali. Tutto ciò all’interno di un mercato che offre effettive ricadute economiche per i territori raggiunti da grandi convegni e meeting internazionali. Secondo stime elaborate sulla ricaduta economica del comparto, effettuate negli ultimi anni da soggetti quali l’Osservatorio Congressuale Italiano, Fondazione IULM e CCIAA Milano, report e indagini ICCA, la spesa media effettuata, nella città sede di un meeting, da un congressista nazionale è di 350 euro, cifra che sale fino a 400 euro nel caso di congressista straniero. Cifre da cui sono esclusi i costi di viaggio e di partecipazione al congresso.
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