pubblicato il 14 04 2014
Visite “al volo” in crescita: i viaggiatori d’affari spendono più tempo per volare che a terra. 270.000 viaggiatori d’affari hanno fatto un viaggio aereo di più di 20 ore (tra andata e ritorno) per assumere qualcuno
Una nuova ricerca condotta da Travelport ha rivelato che spesso i viaggiatori d’affari spendono più tempo volando che a terra, nel corso dei loro viaggi d’affari. C’è una nuova tendenza verso le visite “al volo”, in cui i professionisti vogliono coprire una lunga distanza solo per chiudere “quell’affare così importante”, evidenziando tutta l’importanza che essi attribuiscono ai contatti faccia a faccia. Negli ultimi 12 mesi, più di un milione di viaggiatori d’affari ha effettuato un viaggio aereo di più di 20 ore (tra andata e ritorno) per volare verso destinazioni come la Cina e il Giappone, ma poi ha passato meno di 12 ore a destinazione.
I viaggiatori che hanno volato per affari verso le 3 principali destinazioni di lungo raggio hanno speso la pazzesca cifra di 3,4 miliardi di sterline (Fonte: eBookers, prenotazioni aeree da Londra - qualsiasi aeroporto - a Hong Kong, Pechino e New York dal 4 al 6 giugno 2014, considerando la connessione diretta più conveniente disponibile in termini di prezzo) per volare lo scorso anno ma poi hanno trascorso meno di mezza giornata a destinazione.
Stati Uniti (13%), Hong Kong (9%) e Cina (6%) sono in testa alla lista delle destinazioni di lungo raggio dove le persone stanno soggiornando per meno tempo, con il 50% dei viaggiatori d’affari che spende 12 ore o ancora meno in questi paesi. Sorprendentemente anche l’Australia è vicina alla testa di questa classifica: circa 134.800 viaggiatori d’affari vi trascorrono meno di 12 ore, nonostante le oltre 40 ore di viaggio (tra andata e ritorno) necessarie per raggiungere questa destinazione dall’Europa. Per contro, le persone stanno spendendo più tempo in viaggi d’affari su paesi che difficilmente ci si potrebbe immaginare, come l’Egitto, il Pakistan o la Turchia.
Quasi un terzo dei partecipanti al sondaggio ha viaggiato per una lunga distanza per partecipare a un’importante riunione (28%), e il 16% ha viaggiato per firmare personalmente la chiusura di un affare. Il sondaggio indica anche che oltre 270.000 persone hanno affrontato un viaggio aereo di oltre 20 ore (tra andata e ritorno) solo per assumere qualcuno.
Anche l’età gioca un suo ruolo, ma le risposte dei viaggiatori d’affari coinvolti nel sondaggio riservano qualche sorpresa. Benché quelli di età superiore ai 55 anni vengano più probabilmente inviati in destinazioni come l’Europa Occidentale e l’Asia rispetto ai loro colleghi più giovani, quelli con età compresa tra i 18 e i 24 stanno andando su destinazioni come il Nord America, il Medio Oriente e persino il Giappone più spesso dei loro colleghi meno giovani.
“Non ci sorprende che i viaggiatori d’affari stiano scegliendo di fare queste “visite al volo”, puntando su destinazioni molto lontane per poi rimanervi meno a lungo di prima. Niente è meglio di una riunione faccia a faccia per avviare una collaborazione o chiudere una decisione, e infatti la nostra ricerca mostra che la maggior parte dei partecipanti al sondaggio ancora preferisce volare all’estero per importanti affari o riunioni. Questo è rimasto vero anche durante la recessione, quando i costi di viaggio erano sottoposti ad una notevole pressione. Con la spesa da parte delle aziende che è su una crescita da primato del 3,4% (Preso da GBTA BTI™ Outlook – Western Europe ) nel 2014, ci aspettiamo di vedere le aziende spendere di più che negli ultimi anni per viaggi intercontinentali e per intrattenere i clienti” dichiara Damiano Sabatino, Vice President & Managing Director Western Europe di Travelport.
“Dalla nostra ricerca abbiamo visto che, malgrado una recente flessione nei viaggi d’affari internazionali dal 2012-2013 (Fonte: Office of National Statistics come riportato su http://www.experfly.co.uk/2012-2013-international-flight-statistics/) il 48% dei viaggiatori d’affari si aspetta ora che il numero di viaggi sia in aumento e che il numero di giovani professionisti in viaggio all’estero sia in crescita, il che è veramente confortante da vedere” – continua Sabatino - “Questo dimostra che, nonostante tutto il progresso tecnologico, si può avere un maggiore impatto e rendere le riunioni più produttive partecipandovi personalmente”.
La ricerca
Opinium Research - www.opinium.co.uf - ha condotto un sondaggio online dal 27 febbraio al 5 marzo 2014 su 1.006 viaggiatori d’affari del Regno Unito che volano almeno due volte all’anno.
Travelport
Travelport è un fornitore leader di servizi di distribuzione e commercio elettronico per l’industria globale dei viaggi. Attiva in oltre 170 nazioni, con circa 3.500 dipendenti ed una revenue netta di 2,08 miliardi di dollari nel 2013, Travelport comprende il ramo GDS (Global Distribution System), che a sua volta comprende i marchi Worldspan e Galileo, il ramo Airline IT Solutions e la proprietà in joint venture di eNett. Travelport è una private company con sede centrale ad Atlanta, in Georgia.
Nota
I dati sono stati integrati con statistiche dell’Office of National Statistics, ove pertinenti. Le statistiche ONS mostrano che nel biennio 2012-2013, 6,78 milioni di persone hanno fatto viaggi d’affari fuori del Regno Unito. Questo dato è stato applicato ai dati ricavati da Opinium per conto di Travelport, per determinare il numero di viaggiatori d’affari che hanno effettuato determinati tipi di itinerario.
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